Suello è un paese di origine romana, trovandosi sul tracciato dell’antica strada romana Como – Lecco – Bergamo – Verona – Aquileia.
La sua denominazione è messa in relazione al nome personale latino SUILLIUS (vedi Dante Olivieri “Dizionario di toponomastica lombarda”, casa editrice Ceschina, 2° edizione, Milano 1961, pag.524).
Probabilmente era, in epoca imperiale romana ,una fattoria o “fundus Suillius” dal nome del suo proprietario o colono.
In epoca medioevale fece parte della Pieve d’Incino donata, con il diploma imperiale del 24 Gennaio 835, da Lotario I al Monastero di Sant’Ambrogio di Milano.
Federico Barbarossa, Imperatore di Germania, contrario al potere arcivescovile, con diploma datato a Pavia il 27 Aprile 1162, toglie agli Abati Ambrosiani Suello, Cesana, Barni, Canzo, Civate, Sala al Barro, Galbiate e altre terre delle pievi milanesi facendone dono ad Algiso, abate del Monastero di Civate, quale compenso dei servigi prestati all’Impero nella guerra contro Milano.
Durante il Medioevo fu ricompreso nella cosiddetta “squadra de’ Mauri”, un insieme di paesi del comprensorio della signoria della Vallassina, con Borima, Garbagnate, Bosisio, Pusiano, Cesana e Agro.
La “squadra” passò nei secoli sotto la proprietà di diversi signori locali, per la maggior parte membri delle famiglie aristocratiche dei Visconti, degli Sforza, dei De’ Medici e dei Dal Verme.
L’8 Dicembre 1791 la “squadra de’ Mauri” è infeudata ad Alessandro Serbelloni fino alla cessazione del sistema feudale (1796).
Lo stemma araldico di Suello, riportato sul gonfalone municipale, rappresenta tre api d’oro, simbolo dell’industria, e un bozzolo del baco da seta, a testimonianza della remunerativa attività economica della filatura che per decenni caratterizzò il paese.